buone intenzioni di Davide non erano sufficienti per riportare la gloria di Dio in mezzo al popolo. Ora vedremo in che modo Davide applica il modello di Dio per riportare l'arca a Gerusalemme e rifletteremo sull'applicazione spirituale per noi, osservando in particolare le preziose verità nascosti nel significato dei nomi di quelli che portano l'arca della presenza di DIO.
Come abbiamo già visto capitolo 13 di 1Cronache racconta il tentativo fallito di Davide in questa impresa di riportare la gloria della presenza di Dio in mezzo al popolo. In capitolo 14 Davide ritorna a fare la cosa che sa fare meglio: combattere le guerre; voleva forse tornare nella sua "comfort zone" cioè nella zona di sicurezza dell'uomo naturale. Quando passiamo a capitolo 15 è' evidente che Davide si era messo a cercare nella parola di Dio quale fosse il modello divino da seguire perchè quando, tre mesi dopo, radunò i figli di Aaronne e i Leviti, disse queste parole:-
"la prima volta voi non c'eravate e l'Eterno, il nostro DIO, aperse una breccia fra noi, perché non lo avevamo cercato secondo le regole stabilite" (1Cr 15:13)
Notate come Davide non dice "non avevavo portato l'arca secondo le regole stabilite" ma piuttosto "non lo avevamo cercato secondo le regole stabilite".
La prima cosa che Davide fa è di preparare un luogo per accogliere la gloria di Dio.
Davide si costrui delle case nella città di Davide, preparò un posto per l'arca di DIO ed eresse una tenda per essa. (v.1)
Questo era il messaggio di Giovanni il Battezzatore in Luca capitolo 3:- Egli allora percorse tutta la regione nei dintorni del Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati, come sta scritto nel libro delle parole del profeta Isaia, che dice: «Ecco la voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle sia abbassato; i luoghi tortuosi siano raddrizzati e le vie scabrose appianate e ogni carne vedrà la salvezza di Dio». (Luke 3:3-6 )
Giovanni prese ispirazione da Isaia 40 che dice:- «Preparate la via dell'Eterno, raddrizzate nel deserto una strada per il nostro DIO. Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle siano abbassati, i luoghi tortuosi siano raddrizzati e i luoghi scabrosi appianati. Allora la gloria dell'Eterno sarà rivelata e ogni carne la vedrà, perché la bocca dell'Eterno ha parlato»
Davide dice:- «Nessuno deve portare l'arca di DIO all'infuori dei Leviti perché l'Eterno ha scelto loro per portare l'arca di DIO e per servirlo per sempre»
Nei tempi dell'Antico Patto esisteva una classe sacerdotale per ministrare a Dio e al popolo. Sotto il Nuovo Patto noi tutti siamo sacerdoti e re.
1 Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce.
Quindi, che significato ha per noi credenti, il regale sacerdozio di Dio scelto per proclamare le Sue meraviglie? La risposta si trova nel significato dei nomi dei due sacerdoti che andavano davanti all'arca e dei sei Leviti che la portavano.
"la prima volta voi non c'eravate"
Davide, consultando la Legge di Dio, scopre che gli unici autorizzati a portare l'arca erano i Leviti: essi dovevano portare l'arca sulle spalle per mezzo delle stanghe di legno ricoperte d'oro. (1Cr 15:15)
Questi sono i nomi dei sacerdoti e i Leviti scelti per portare l'arca:-
Riflettiamo prima sul ruolo dei sacerdoti. I due sommo sacerdoti che andarono davanti all'arca fra quelli che suonavano le trombe rappresentano per noi IL MESSAGGIO che proclamiamo per aprire la via per la gloria di Dio.
Il nome TSADOK in ebraico significa "GIUSTIZIA". Paolo ci dice, nella sua lettera ai Romani, che questa parola "giustizia" è l'essenza del messaggio del vangelo di Gesù Cristo: "Infatti io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: «Il giusto vivrà per fede»" (Romani 1:16-17)
Il messaggio che portiamo alla chiesa e al mondo intero e che tutti i nostri sforzi per essere giusti davanti a Dio e davanti agli uomini sono vani e che Dio ha compiuto un'opera incredibile in Cristo per liberarci dalla nostra incapacità di soddisfare le esigenze della Legge di Dio e della nostra coscienza. In Romani Paolo dice che "l'ira di Dio si manifesta dal cielo contro tutti gli uomini, perché lo hanno rifiutato e hanno commesso ogni specie di ingiustizia soffocando la verità" (Ro 1:18); egli spiega in capitolo 3 che agli occhi di Dio "Nessun uomo è giusto, nemmeno uno. Non c'è nessuno che capisca, nessuno che cerchi Dio. Tutti hanno smarrito la retta via, tutti insieme si sono corrotti. Non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno." (3:10-12) Se cerchiamo di trovarci giusti davanti a Dio per le nostre opere buone siamo destinati al fallimento. "Perciò, tutti chiudano la bocca e il mondo intero si riconosca colpevole davanti a Dio, perché nessuno potrà essere riconosciuto giusto da Dio grazie alle opere che la Legge comanda. La Legge serve soltanto a far conoscere il peccato." (v 19-20)
Dio però ha dato la soluzione mandando Suo Figlio per vivere una vita perfetta adempiendo la Legge nei minimi dettagli per acquistare una giustizia perfetta e DONARLA A NOI GRATUITAMENTE! Inoltre è andato con gioia alla croce per soffrire per noi e prendere su di sè il giudizio divino per i nostri peccati: il sangue che lui ha versato è stato "il prezzo di riscatto" per pagare per tutti i nostri peccati. Paolo prosegue in 3:21 di Romani.-
"Ora viene rivelato quel che la legge di Mosè e i profeti hanno affermato: Dio rende giusti davanti a sé tutti quelli che credono in Gesù Cristo, e lo fa indipendentemente dalla Legge e senza alcuna distinzione tra gli uomini: perché tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio (la gloria di Dio) che salva. 24Ma ora siamo nella giusta relazione con Dio perché egli, nella sua bontà, ci ha liberati gratuitamente per mezzo di Gesù Cristo. Dio infatti ha presentato Gesù che muore in croce come mezzo di perdòno per quelli che credono in lui. Dio così dimostra che è sempre giusto: sia nel passato quando, in vista del perdòno, tollerava pazientemente i peccati commessi, sia nel tempo presente, perché ora egli accoglie come suoi coloro che credono in Gesù." (v 21-26)
E ai Corinzi scrive: "Dio ha riversato su Cristo i nostri peccati, su di lui che non ha mai peccato, affinché, per mezzo suo, diventassimo giusti." (2Co 5:21) Anche la chiesa, piena di persone cariche dei sensi di colpa per la loro incapacità di adempiere la volontà di Dio come loro erroneamente pensano che sia, ha bisogno di essere evangelizzata con questo messaggio e lo dice anche Paolo: "Cosí, quanto a me, sono pronto ad evangelizzare anche voi che siete in Roma" (Ro 1:15)
Il secondo sacerdote si chiama ABIATHAR e il suo nome in ebraico significa "SOVRABBONDANZA DEL PADRE" (AB
Il messaggio essenziale per permettere a Dio di manifestare la sua gloria in mezzo a noi è contenuto nei nomi TSADOK ed ABIATHAR: con le trombe del vangelo annunciamo LA GIUSTIZIA DI DIO IN CRISTO GESU' e la SOVRABBONDANZA DEL PADRE!
Nella terza parte del nostro studio esamineremo il significato dei nomi dei Leviti che portavano l'arca.
PART 1 - PART 2 - PART 3
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