giovedì 22 ottobre 2015

Riunione 20.10.15

RIUNIONE DELL' EKKLESIA DI ZUMPANO - MARTEDI 20 OTTOBRE .2015


Giovanni 21:1  Dopo queste cose, Gesú si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera.
2  Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme.
3  Simon Pietro disse loro: «Io vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Cosí uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla. 4  Al mattino presto, Gesú si presentò sulla riva, i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesú. 5  E Gesú disse loro: «Figlioli, avete qualcosa da mangiare?». Essi gli risposero: «No!». 6  Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano piú tirarla su per la quantità di pesci. 7  Allora il discepolo che Gesú amava disse a Pietro: «E il Signore». Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perché era nudo) e si gettò in mare.
8  Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci. 9  Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane.
10  Gesú disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora».
11  Simon Pietro risalí in barca e tirò a terra le rete, piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ve ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12  Gesú disse loro: «Venite a far colazione». Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: «Chi sei?», sapendo che era il Signore. 13  Allora Gesú venne, prese del pane e ne diede loro; e cosí pure del pesce. 14  Ora questa fu la terza volta che Gesú si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.


Stasera abbiamo approfondito l'evangelizzazione.
In questo brano troviamo sette dei discepoli insieme dopo la risurrezione di Gesù. Sembra che siano in un momento di inattività: sebbene abbiano visto già due volte il Signore risorto, sono senza una missione precisa, senza un obbiettivo specifico. Pietro - sempre il più impulsivo - dice: «Io vado a pescare» e per non rimanere inattivi gli altri sei dicono «Veniamo anche noi con te»". Dopo una notte intera senza pescare nulla il Maestro appare e chiede loro se hanno qualcosa da mangiare. Il Signore ha fame forse? No, lui ha da mangiare e la colazione è già pronta (v. 9)! Prima di invitarli a colazione è necessario prima che imparino una preziosa lezione sull'evangelizzazione.


1) Caro Pietro, tu avevi detto "IO vado a pescare!"  Se vuoi diventare pescatore questo IO deve sparire! Quante volte, caro Pietro, ti sei messo in primo piano con semplicità e sincerità di cuore. Non eri tu che dicevi «Anche se tutti gli altri si scandalizzassero di te, IO non mi scandalizzerò» (Mc 14:29) e «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò in alcun modo» (Mt  26:35)? Eppure gli sforzi del tuo IO non hanno prodotto nulla, "quella notte non presero nulla"!
Non ti ricordi Simon Pietro quando ci siamo incontrati per la prima volta e tu mi dicesti:  «Maestro, ci siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però, alla tua parola, calerò la rete».(Lu 5:5) E, fatto ciò, avete preso una tale quantità di pesci che la rete si rompeva? Sei forse cosi maturo spiritualmente ora che non hai più bisogno della mia Parola che dici IO vado a pescare?


2) Gesù ordina ai discepoli "GETTATE LA RETE DAL LATO DESTRO!" (v.6)

Nella concezione ebraica del mondo la destra e la sinistra rappresentano aspetti diversi di Dio. La sua sinistra è associata al giudizio e alla condanna e la sinistra in genere è segno di debolezza. La destra parla della misericordia e la salvezza del nostro Dio e simboleggia la sua potenza.

Che cosa possiamo produrre nel regno di Dio se agiamo in uno spirito di condanna nei confronti delle persone che evangelizziamo? Anche noi, come i sette discepoli, ci affaticheremo tutta la notte senza risultato se, invece di essere ambasciatori di Cristo che annunziano la riconciliazione, giudichiamo e condanniamo coloro che vivono nelle tenebre e nella schiavitù delle catene del male.

 "Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesú Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione, poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio." (2 Corinzi 5:18-20)

3) 153 GROSSI PESCI

    Perchè Giovanni scrive il numero esatto di pesci? Non 150 ma 153! Per capire il significato di questo numero bisogna calarsi nella cultura e la mentalità di un Giudeo. A differenza dell'italiano la lingua ebraica e la lingua greca non possiedono dei simboli per i numeri e per esprimere un numero è necessario utilizzare le lettere dell'alfabeto. Per esempio A = 1, B = 2. Ogni lettera ha un VALORE NUMERICO. (vedi Sistema di numerazione ebraico).

Il nome DAVID in ebraico è  דָּוִיד e la somma di queste lettere è 14. ((D + W + D = 4 + 6 + 4 = 14). Il valore numerico del nome ‘David’ è quattordici. Ogni PAROLA e FRASE della Bibbia ha un valore numerico.

Quali parole o espressioni nella Bibbia hanno un valore di 153?

 
“Io sono L’ETERNO il tuo Dio”
(Es 20:2; Sl 81:10; Is 51:15)
Si, Pietro! IO SONO L'ETERNO il tuo DIO! Questa è l'affermazione all'inizio dei dieci comandamenti pronunciata su monte Sinai dopo la liberazione del popolo di Israele dall'Egitto.(Es 20:2) E' una proclamazione che stabilisce che Yahweh l'Eterno è il Padrone che ha liberato e acquistato questo popolo e chi appartiene a Lui camminerà in ubbidienza alla Sua voce. Egli ci ha liberato da altri dèi per appartenere interamente a Lui. In Salmo 81:10 troviamo questa preziosa promessa: "Io  sono l'Eterno, il DIO tuo, che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto; apri la tua bocca e io la riempirò."  Agli esuli in cattività in Babilonia Isaia annuncia un'altra liberazione paragonabile all'esodo dall'Egitto: 

  L'esule in cattività sarà presto liberato, non morirà nella fossa né gli mancherà il pane. Poiché io sono l'Eterno, il tuo DIO che agita il mare e ne fa muggire le onde; il suo nome è l'Eterno degli eserciti. Io ho posto le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l'ombra della mia mano per stabilire i cieli e mettere le fondamenta della terra, e per dire a Sion: «Tu sei il mio popolo». (Isaia 51:14-16)

I 153 pesci sono stati un segno per i discepoli di Gesù che senza di Lui non possono fare nulla!


“I FIGLI DI DIO” (Ge 6:2,4; Gb 1:6; 2:1; 38:7; Gv 1:12; Ro 8:14, 19; 1Gv 3:1-2)

 Nelle scritture dell'antico Testamento l'espressione FIGLI DI DIO non si riferisce agli uomini ma piuttosto alle CREATURE SPIRITUALI che l'Eterno DIO ha creato prima della fondazione del mondo, la sua famiglia in cielo. Li troviamo insieme all'Eterno quando creò la terra. Alla fine del libro di Giobbe Dio lo interroga e gli chiede dov'era quando Lui ha creato il mondo:-

Giobbe 38:4-7  Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla? Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di DIO mandavano grida di gioia?
E' chiaro che questi FIGLI DI DIO non possono essere umani. Sono membri del consiglio divino di Dio, creati dall'Eterno prima della fondazione del mondo. In Salmo 82 sono chiamati ELOHIM:-

1 DIO [ELOHIM] sta nell'assemblea di DIO [ELOHIM] ; egli giudica in mezzo agli dèi [ELOHIM] .
2  Fino a quando giudicherete ingiustamente e prenderete le parti degli empi? (Sela)
3  Difendete il debole e l'orfano fate giustizia all'afflitto e al povero.
4  Liberate il misero e il bisognoso; salvatelo dalla mano degli empi.
5  Essi non conoscono nulla e non intendono nulla, e camminano nelle tenebre tutti i fondamenti della terra sono smossi.
6  ¶Io ho detto: «Voi siete dèi
[ELOHIM] , siete tutti figli dell'Altissimo.
7  Tuttavia voi morrete come gli altri uomini, e cadrete come ogni altro potente».
8  Levati, o DIO, giudica la terra, perché tu avrai in eredità tutte le nazioni.
(sl 82:1-8)

 Questo salmo ci racconta una scena del consiglio divino di Dio quando degli Elohim vengono giudicati e condannati dall'Eterno perchè non hanno adempiuto il loro compito di insegnare agli uomini la giustizia.

 Molti traduttori della Bibbia non sono disposti a tradurre dall'ebraico esattamente quello che c'è scritto per timore di andare contro i propri preconcetti e inseriscono altre parole nel testo che non sono presenti nell'originale. Leggendo la Bibbia noterai che le parole aggiunte dal traduttore sono in corsivo e spesso hanno la funzione leggittima di rendere la frase leggibile in italiano. A volte, però, è un esempio della "penna bugiarda dello scriba"! (Geremia 8:8)
Leggete il salmo sopra senza le parole in corsivo e sarà evidente che questo è una descrizione del giudizio dell'Eterno YaHWeH contro gli ELOHIM che aveva posto sopra le nazioni che Lui aveva abbandonato dopo l'episodio della Torre di Babele. (Ge 11:1-9). Che le nazioni furono consegnate al potere degli elohim - che Paolo chiama "principati, potestà, dominatori del mondo di tenebre di questa età, spiriti malvagi nei luoghi celesti" (Ef 6:12) - troviamo in Deuteronimo 4:19 quando Mosè avverte il popolo di non adorare questi elohim [dèi]:-

Deuteronomy 4:19-20 [vegliate diligentemente sulle anime vostre] perché alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto cioè l'esercito celeste, tu non sia attirato a prostrarti davanti a queste cose e a servirle, cose che l'Eterno, il tuo DIO, ha assegnato a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli; ma l'Eterno ha preso voi e vi ha fatto uscire dalla fornace di ferro, dall'Egitto, per essere suo popolo, sua eredità, come siete oggi.

L'Eterno ha "assegnato a tutti i popoli" "l'esercito celeste" fino al tempo che, per mezzo dell'evangelo avrebbe cominciato a riconquistare le nazioni dal loro potere.

Ma la verità più sconvolgente e che NOI siamo diventati i FIGLI DI DIO - noi siamo Beni Ha Elohim.

Giovanni 1:11-13  Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.

Giovanni apostolo esprime il suo stupore di fronte a questa preziosa verità nella sua epistola:-

1 Gv 3:2  Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.
  

Paolo, l'apostolo delle nazioni, ci rivela un'altra straordinaria realtà: tutto il creato sta aspettando il momento quando i figli di Dio saranno manifestati in gloria!


Romans 8:18-21  Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi. Infatti il desiderio intenso della creazione aspetta con bramosia la manifestazione dei figli di Dio, perché la creazione è stata sottoposta alla vanità non di sua propria volontà, ma per colui che ve l'ha sottoposta, nella speranza che la creazione stessa venga essa pure liberata dalla servitú della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.

Quindi i 153 grossi pesci parlano dei figli maturi di Dio che saranno pescati mediante la predicazione dell'evangelo - e la rete non si romperà!

 

li metterà in possesso DELl’eredità(De 1:38; Sl 2:8; 82:8; Mt 25:34; Att 20:32; Ap 21:7)

Il fatto che la rete non si rompe è indicativo della promessa di Dio di compiere l'opera che inizia nei Suoi figli e portarla a compimento. Egli "metterà loro in possesso dell'eredità".

Troviamo questa frase di un valore numerico di 153 in Deuteronomio 1:38 quando Mosè spiega al popolo che non sarà lui a condurre gli Israeliti nella terra promessa ma sarà Giosuè che li metterà in possesso della loro eredità.

Deuteronomy 1:37-38  Anche contro a me l'Eterno si adirò per colpa vostra e disse: "Neppure tu vi entrerai; ma Giosuè, figlio di Nun, che ti sta davanti, vi entrerà; fortificalo, perché egli metterà Israele in possesso del paese.

Il nome "Giosuè" è la forma ebraica di Gesù e lui è una figura del Salvatore Gesù che ci mette in possesso dell'eredità. Noi siamo coeredi di Cristo. 

Ro 8:17  E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.

Qual'è questa eredità di cui parla le scritture? In salmo 2 - un salmo - citato dai discepoli durante una preghiera in Att 4:25-26 - troviamo l'eredità del Messia Gesù:-
Salmo 2:1  Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane?
2  I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l'Eterno e contro il suo Unto,
3  dicendo: «Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi».
4  Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro.
5  Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà,
6  e dirà: «Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte.
7  ¶Dichiarerò il decreto dell'Eterno. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio oggi io ti ho generato.
8  Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità e le estremità della terra per tua possessione.
9  Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d'argilla"».
 

Ecco perchè lo Spirito Santo ci ha puntato lo sguardo su questo passo: i 155 comuni di Cosenza appartengono al nostro Signore Gesù e ci spinge a reclamare questa eredità che lui ha acquistato con il Suo sangue.


Qual'è la preghiera del salmista che ha scritto del giudizio degli Elohim (gli dèi)? 

Levati, o DIO, giudica la terra, perché tu avrai in eredità tutte le nazioni. (sl 82:8) 

Siamo chiamati a questa missione di portare le nazioni al solo vero Dio e Gesù Cristo.

Giovanni 17:3  Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesú Cristo che tu hai mandato
Apocalisse 21:7  Chi vince erediterà tutte le cose, e io sarò per lui Dio ed egli sarà per me figlio.
 




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