giovedì 29 ottobre 2015

;LA VITA NORMALE DI CHIESA - PART TWO



PARTE 1  -  PARTE 2  -  PARTE 3

 [RIASSUNTO]
LA MISSIONE DEGLI APOSTOLI E IL LORO MODO DI LAVORARE

ATTI DEGLI APOSTOLI 13 e 14 ci danno tanti dettagli sul modo di operare dei primi apostoli mandati dallo Spirito Santo. La chiesa della città di Antiochia nacque dopo la fondazione delle prime due chiese: la chiesa di Gerusalemme composta di Giudei e la chiesa nella casa di Cornelio composta di non-Giudei. Fu ad Antiochia che per la prima volta i discepoli di Cristo furono chiamati cristiani (Att 11:26). Il primo invio di apostoli da una chiesa e per mezzo dello Spirito Santo avvenne ad Antiochia.

In Atti 13 leggiamo che gli uomini scelti per l’apostolato erano già equipaggiati con dei doni dello Spirito Santo come profeti e insegnanti (Att 13:1) e furono scelti “mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano” (v.2): si erano appartati per “servire” o “ministrare a Dio”; adorarlo, lodarlo e stare alla Sua presenza. Erano in uno stato di apertura a Lui e volevano stare a disposizione per il Signore: la loro intenzione era quella di venire alla Sua presenza e di “servirlo”: non volevano fare nessun’opera per Lui.

Da questo episodio impariamo che senza vocazione da parte dello Spirito Santo nessuno può iniziare a lavorare quale apostolo: Dio non desidera dei volontari. i fratelli confermarono la chiamata, inviandoli. (v.3).  Lo Spirito parlò direttamente agli apostoli, ma parlò anche indirettamente per mezzo dei profeti e insegnanti.  “lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati»”(v.2)  La chiamata era personale, ma la messa da parte era corporativa. L’imposizione delle mani era soltanto la conferma di ciò che Dio aveva già operato.

mercoledì 28 ottobre 2015

LA NORMALE VITA DI CHIESA

UN RIASSUNTO DI “LA NORMALE VITA DI CHIESA” DI WATCHMAN NEE (PRIMA PARTE)


IL “MINISTERO”, I SERVITORI E L’OPERA DI DIO

Il piano di Dio consiste nel moltiplicare i Suoi figli e manifestare la Sua gloria. Questo piano richiede una duplice opera: risolvere il problema del peccato liberando l’uomo dal suo potere e permettere all’uomo di   partecipare alla vita di Suo Figlio.

L’EDIFICAZIONE DELLA LA CHIESA

Le scritture parlano di Cristo personale (Gesù il Nazareno) e il Cristo CORPORATIVO (tutti quelli che sono in Lui). Cristo Gesù uomo è capo del Cristo Corporativo (gli uomini e le donne che hanno fede in Lui). Dio vuole che tutta la pienezza della Sua grazia posso fluire nel Corpo (Ef 4:13) “finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo”


Riunione 27.10.15

RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI DIO DI ZUMPANO, MARTEDI' 27 OTTOBRE

Atti 14:26-27  Poi di là salparono per Antiochia da dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l'opera che avevano appena compiuta. Giunti là, radunarono la chiesa e riferirono quante grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro e come egli aveva aperto alle nazioni la porta della fede.E rimasero qui con i discepoli per parecchio tempo.


 Stasera abbiamo ascoltato le testimonianze di alcuni fratelli appena rientrati da una missione all'estero insieme ad altri fratelli. Il Signore li ha accompagnati con segni, miracoli, guarigioni, battesimi di Spirito Santo e vite trasformate per confermare la Parola proclamata da loro. Non è mancata la risposta da parte dell'avversario con tentativi di fermare la missione ma come sempre ha perso! 


Francesco ci ha raccontato la guarigione ottenuta da Cristo nel momento in cui aveva aperto il cuore a Gesù consacrando interamente la sua vita a Dio. Aveva girato diversi medici in italia cercando una soluzione per i forti mal di testa che lo affliggevano senza risultato.Per incoraggiare una donna presente nella nostra riunione che soffre del medesimo problema le ha detto che "Dio non fa la sua opera a metà" e tutti l'abbiamo incoraggiata a darsi interamente al Signore Gesù.

(La prossima riunione sarà lunedi 2 novembre. Se qualcuno fosse interessato a partecipare al prossimo incontro può contattarmi all'indirizzo email david777388@gmail.com )



 

giovedì 22 ottobre 2015

Riunione 20.10.15

RIUNIONE DELL' EKKLESIA DI ZUMPANO - MARTEDI 20 OTTOBRE .2015


Giovanni 21:1  Dopo queste cose, Gesú si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera.
2  Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme.
3  Simon Pietro disse loro: «Io vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Cosí uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla. 4  Al mattino presto, Gesú si presentò sulla riva, i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesú. 5  E Gesú disse loro: «Figlioli, avete qualcosa da mangiare?». Essi gli risposero: «No!». 6  Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano piú tirarla su per la quantità di pesci. 7  Allora il discepolo che Gesú amava disse a Pietro: «E il Signore». Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perché era nudo) e si gettò in mare.
8  Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci. 9  Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane.
10  Gesú disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora».
11  Simon Pietro risalí in barca e tirò a terra le rete, piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ve ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12  Gesú disse loro: «Venite a far colazione». Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: «Chi sei?», sapendo che era il Signore. 13  Allora Gesú venne, prese del pane e ne diede loro; e cosí pure del pesce. 14  Ora questa fu la terza volta che Gesú si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.


Stasera abbiamo approfondito l'evangelizzazione.
In questo brano troviamo sette dei discepoli insieme dopo la risurrezione di Gesù. Sembra che siano in un momento di inattività: sebbene abbiano visto già due volte il Signore risorto, sono senza una missione precisa, senza un obbiettivo specifico. Pietro - sempre il più impulsivo - dice: «Io vado a pescare» e per non rimanere inattivi gli altri sei dicono «Veniamo anche noi con te»". Dopo una notte intera senza pescare nulla il Maestro appare e chiede loro se hanno qualcosa da mangiare. Il Signore ha fame forse? No, lui ha da mangiare e la colazione è già pronta (v. 9)! Prima di invitarli a colazione è necessario prima che imparino una preziosa lezione sull'evangelizzazione.