mercoledì 28 ottobre 2015

LA NORMALE VITA DI CHIESA

UN RIASSUNTO DI “LA NORMALE VITA DI CHIESA” DI WATCHMAN NEE (PRIMA PARTE)


IL “MINISTERO”, I SERVITORI E L’OPERA DI DIO

Il piano di Dio consiste nel moltiplicare i Suoi figli e manifestare la Sua gloria. Questo piano richiede una duplice opera: risolvere il problema del peccato liberando l’uomo dal suo potere e permettere all’uomo di   partecipare alla vita di Suo Figlio.

L’EDIFICAZIONE DELLA LA CHIESA

Le scritture parlano di Cristo personale (Gesù il Nazareno) e il Cristo CORPORATIVO (tutti quelli che sono in Lui). Cristo Gesù uomo è capo del Cristo Corporativo (gli uomini e le donne che hanno fede in Lui). Dio vuole che tutta la pienezza della Sua grazia posso fluire nel Corpo (Ef 4:13) “finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo”




L’OPERA DEL MINISTERO

Efesini 4:11-16  Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo affinché non siamo piú bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell'errore, ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore.

“L’opera del ministero” è l’opera di collegare e di edificare il Corpo di Cristo. (Ef 4:12) A questo scopo Dio ha scelto un gruppo di persone per “l’opera del ministero” e ha donato queste persone alla chiesa. (Ef 4:11) Chiaramente Dio ha tante opere è in esse ci sono tanti ministeri, cioè una parte specifica dell’opera alla quale Dio chiama singole persone, ma l’opera dell’edificazione e il collegamento delle varie parte del Corpo è stato dato agli apostoli, i profeti, gli evangelisti e i pastori ed insegnanti [dottori].

Ef 4:7-8; 11-13  Ma a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per la qual cosa la Scrittura dice: «Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini».

Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo

Cristo ha reso prigioniero le forze di tenebre affinché non possano più accusare o usare male i suoi schiavi di prima ed ora vuole dimostrare la Sua potenza nella chiesa, dando dei doni a tutti quelli che sono stati liberati: coloro che sono stati liberati devono diventare mezzi per liberare altri. Il Signore dà grazia ad alcune singole persone in modo che ESSE DIVENTINO I SUOI DONI FATTI ALLA CHIESA per servire, collegare ed edificare la Sua chiesa affinché tutti i santi siano perfezionati.



APOSTOLI, PROFETI, EVANGELISTI, PASTORI E INSEGNANTI

Gli apostoli e i profeti pongono il fondamento (Ef 2:20) mentre gli evangelisti, i pastori ed insegnanti edificano su questo fondamento. Gli apostoli e gli evangelisti sono responsabili per la proclamazione dell’evangelo mentre i profeti con i pastori ed insegnanti sono principalmente per la chiesa.  Tutti sono ordinati DA DIO per eseguire l’opera Sua, cioè l’edificazione del Corpo di Cristo



GLI APOSTOLI

Gli apostoli si distinguono dagli altri ministeri perché vengono incaricati da Dio per annunziare il vangelo, per fondare delle chiese, per prendere delle decisioni quando si tratta di questioni di insegnamento e di amministrazione, per edificare i santi e per trasmettere dei doni. Il loro lavoro NON SI LIMITA A UN LUOGO, ma serve a tutti i luoghi. Vengono menzionati primo in Efesini 4 perché essi sono COSTRUTTORI.

L’apostolato è un UFFICIO non un dono: l’apostolo è stato “COSTITUITO”. Essere apostolo non dipende da qualche qualifica ottenuto ma dal fatto che uno è stato mandato avendo ricevuto un incarico. Ciò che corrisponde all’incarico è l’ufficio; le qualifiche delle quale uno dispone sono un DONO. I doni spirituali abbiamo ricevuto dallo Spirito Santo; l’incarico proviene da Dio.

Gli apostoli sono persone date da Dio alla chiesa; la Parola di Dio non conosce nessun dono “di essere apostolo” perché all’apostolato non appartiene nessun dono spirituale speciale. (1Co 12:8-10; 12:28). I profeti e gli insegnanti rappresentano dei doni personali dello Spirito Santo e possono essere dati da Dio come doni alla chiesa ma l’apostolato è un incarico.

Quando in 1Co 12:28 Paolo scrive “E Dio ne ha costituiti alcuni nella chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come dottori” sta parlando della chiesa universale, cioè tutti i figli di Dio di ogni luogo e in ogni epoca. Quando in 1Co 14:23 parla di “quando tutta la chiesa è riunita insieme” qui si riferisce all’assemblea locale che si riunisce in qualche luogo. Quando si riuniscono, ognuno ha qualcosa: “chi un salmo, chi un insegnamento, chi parole in altra lingua, chi una rivelazione, chi un'interpretazione” e “si faccia ogni cosa per l'edificazione” (1Co 14:26) 

Dio sceglie tra le persone già dotate per poi mandarle affinché annunzino il vangelo e fondino delle chiese. L’apostolo ha naturalmente anche dei doni personali che ha ricevuto dallo Spirito Santo ma viaggia costantemente per eseguire l’incarico datogli da Dio. In Atti 13:1-2 leggiamo:

At 13:1-2  Or, nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti e dottori (insegnanti): Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a Erode il tetrarca, e Saulo. Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

Questi 5 uomini possedevano già dei doni personali che avevano ricevuto dallo Spirito e quando egli manda due di loro in missione dandogli l’incarico di apostoli erano GIA’ equipaggiati per eseguire l’incarico. Essendo stati MANDATI essi vengono chiamato APOSTOLI. (At 14:4,14). I tre uomini rimasti ad Antiochia (Simeone, Lucio e Manaem) sono ancora profeti ed insegnanti, ma non sono apostoli. Per quanto riguarda i doni, questi uomini erano in principio uguali. Poiché due sono stati mandati, essi sono diventati apostoli mentre gli altri sono rimasti profeti ed insegnanti, poiché non sono stati mandati. L’apostolato non è un dono speciale, ma è soltanto un incarico. I doni sono delle qualità spirituali, l’apostolato invece significa una posizione. Uno può possedere dei doni senza essere un apostolo, se non è stato mandato da Dio.


IL CAMPO DI LAVORO DELL’APOSTOLO nel ministero differisce completamente da quello degli altri tre gruppi. I profeti e insegnanti lavorano all’interno delle chiese locali:“nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti ed insegnanti”. La Parola di Dio non parla mai degli apostoli nelle chiese locali perché sono stati dati per tutti i luoghi.

Chiaramente per diventare profeti, insegnanti, pastori ed evangelisti è decisivo il dono corrispondente: il dono di insegnare, per esempio, automaticamente rende il credente dottore. Gli apostoli  sono tali in virtù dell’essere stati mandati a compiere una missione, ed insieme agli altri ministeri si adoperano per far crescere tutte le membra verso Cristo affinché siano sempre più riempiti di Lui. Il tempio di Dio.

Gli apostoli sono i maggiori nell’opera, non avendo però alcuna posizione nella chiesa locale mentre gli anziani (o pastori) hanno la posizione maggiore nella singola chiesa, ma non hanno parte nel “ministero”. In generale l’apostolo non ha parte nell’amministrazione della chiesa locale, né nell’edificazione nelle riunioni dell’assemblea. Se è anche profeta o insegnante può contribuire in quel ruolo ma non ha il diritto di amministrare la chiesa come anziano.



L’apostolo più importante nelle scritture è Gesù il Cristo, l’unto di Dio. Egli è colui che il Padre ha mandato per compiere l’opera di redenzione. Il primo principio importante nell’opera del Signore: Dio è colui che manda. La parola greca “apostolos” significa “inviato” e la Bibbia descrive Gesù come apostolo in Eb 3:1.

I dodici apostoli occupano un posto speciale nella Scrittura e anche nel proposito di Dio, poiché hanno vissuto con il Figlio di Dio durante la sua vita nella carne. (1Gv 1:1) Non furono chiamati soltanto apostoli, ma “i dodici apostoli” (Lu 22:30). Prima di diventare apostoli erano già discepoli.

Dopo l’ascensione di Gesù alla destra del Padre, egli mandò lo Spirito Santo per assumere tutta la responsabilità per l’opera di Dio. Cristo è stato costituito apostolo dal Padre, il Figlio ha costituito apostoli i dodici, e lo Spirito Santo costituisce sulla terra dei credenti come apostoli. Essi sono gli operai di Dio per compiere l’opera alla quale sono stati chiamati e finchè lo Spirito Santo opera sulla terra, egli continuerà anche a chiamare e a mandare questo tipo di apostoli.

Nella Parola di Dio troviamo Barnaba e Paolo mandati dallo Spirito Santo in Atti 13. Inoltre abbiamo Apollo accanto a Paolo a Corinto (1Co 4:6) e i collaboratori di Paolo (2Co 8:23). Una coppia viene menzionato in Romani 16:7,
Andronico e Giunia, di cui viene detto “i quali si sono segnalati fra gli apostoli”: potrebbe significare soltanto che erano noti agli apostoli per la loro fede e le loro opere o che facevano parte degli apostoli mandati dallo Spirito Santo – il greco è ambiguo e può essere tradotto in tutte e due i modi. Se erano apostoli sarebbe un esempio di un apostolo donna (Giunia).

Oggi, quelli che vengono mandati per fondare chiese si chiamano ‘missionari’ e non apostoli; ma la parola ‘missionario’ è la parola latina per la parola greca ‘apostolo’.

Quali sono le prove visibili che il Signore ha veramente incaricato qualcuno per il ministero di apostolo? Il primo segno dell’apostolato è il frutto del suo lavoro: dove c’è l’incarico di Dio c’è l’autorità di Dio, la potenza di Dio e i frutti spirituali.

1 Co 9:1-2  Non sono io apostolo? Non sono io libero? Non ho io veduto Gesú Cristo, il nostro Signore? Non siete voi la mia opera nel Signore? Se non sono apostolo per gli altri, lo sono almeno per voi, poiché voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore.

Il sigillo dell’apostolato di Paolo non era il fatto che era libero o aveva visto il Signore ma i Corinzi erano il sigillo del suo apostolato nel Signore. I segni includono anche la perseveranza per mezzo della potenza di Dio e i miracoli. (Cl 1:11-12)



FALSI APOSTOLI

Come oggi così esistevano anche allora dei falsi apostoli.

2 Co 11:13  “Tali falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo.”

2 Pi 2:1-3  Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione.E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata. E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde;

Le persone che si presentano come apostoli devono essere messi alla prova e la prova migliore sono gli affari dei soldi. Tali apostoli cercano la fama o delle ricchezze: se parlano sempre dei soldi c’è una buona probabilità che sono falsi apostoli. 

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