IL “MINISTERO”, I SERVITORI E L’OPERA DI DIO
Il piano di Dio consiste nel moltiplicare i Suoi figli e
manifestare la Sua gloria. Questo piano richiede una duplice opera: risolvere
il problema del peccato liberando l’uomo dal suo potere e permettere all’uomo
di partecipare alla vita di Suo Figlio.
L’EDIFICAZIONE DELLA LA CHIESA
Le scritture parlano di Cristo personale (Gesù il Nazareno)
e il Cristo CORPORATIVO (tutti quelli che sono in Lui). Cristo Gesù uomo è capo
del Cristo Corporativo (gli uomini e le donne che hanno fede in Lui). Dio vuole
che tutta la pienezza della Sua grazia posso fluire nel Corpo (Ef 4:13) “finché giungiamo tutti all'unità della fede
e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura
della pienezza di Cristo”
L’OPERA DEL MINISTERO
Efesini 4:11-16
Ed egli stesso ha dato alcuni come
apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e
dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per
l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all'unità della fede
e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della
statura della pienezza di Cristo affinché non siamo piú bambini sballottati e
trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro
astuzia, mediante gli inganni dell'errore, ma dicendo la verità con amore,
cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Dal quale tutto
il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni
giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del
corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore.
“L’opera del ministero” è l’opera di collegare e di
edificare il Corpo di Cristo. (Ef 4:12) A questo scopo Dio ha scelto un gruppo
di persone per “l’opera del ministero” e ha donato queste persone alla chiesa. (Ef
4:11) Chiaramente Dio ha tante opere è in esse ci sono tanti
ministeri, cioè una parte specifica dell’opera alla quale Dio chiama singole
persone, ma l’opera dell’edificazione e il collegamento delle varie parte del
Corpo è stato dato agli apostoli, i profeti, gli evangelisti e i pastori ed
insegnanti [dottori].
Ef 4:7-8; 11-13
Ma a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di
Cristo. Per la qual cosa la Scrittura dice: «Essendo salito in alto, egli ha
condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini».
Ed egli
stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti
e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera
del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti
all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto,
alla misura della statura della pienezza di Cristo
Cristo ha reso prigioniero le forze di tenebre affinché non
possano più accusare o usare male i suoi schiavi di prima ed ora vuole
dimostrare la Sua potenza nella chiesa, dando dei doni a tutti quelli che sono
stati liberati: coloro che sono stati liberati devono diventare mezzi per
liberare altri. Il Signore dà grazia ad alcune singole persone in modo che ESSE
DIVENTINO I SUOI DONI FATTI ALLA CHIESA per servire, collegare ed edificare la
Sua chiesa affinché tutti i santi siano perfezionati.
APOSTOLI, PROFETI, EVANGELISTI, PASTORI E INSEGNANTI
Gli apostoli e i profeti pongono il fondamento (Ef 2:20)
mentre gli evangelisti, i pastori ed insegnanti edificano su questo fondamento.
Gli apostoli e gli evangelisti sono responsabili per la proclamazione
dell’evangelo mentre i profeti con i pastori ed insegnanti sono principalmente per
la chiesa. Tutti sono ordinati DA DIO
per eseguire l’opera Sua, cioè l’edificazione del Corpo di Cristo
GLI APOSTOLI
Gli apostoli si distinguono dagli altri ministeri perché
vengono incaricati da Dio per annunziare il vangelo, per fondare delle chiese,
per prendere delle decisioni quando si tratta di questioni di insegnamento e di
amministrazione, per edificare i santi e per trasmettere dei doni. Il loro
lavoro NON SI LIMITA A UN LUOGO, ma serve a tutti i luoghi. Vengono menzionati
primo in Efesini 4 perché essi sono COSTRUTTORI.
L’apostolato è un UFFICIO non un dono: l’apostolo è stato
“COSTITUITO”. Essere apostolo non dipende da qualche qualifica ottenuto ma dal
fatto che uno è stato mandato avendo ricevuto un incarico. Ciò che corrisponde
all’incarico è l’ufficio; le
qualifiche delle quale uno dispone sono un DONO. I doni spirituali abbiamo
ricevuto dallo Spirito Santo; l’incarico proviene da Dio.
Gli apostoli sono persone date da Dio alla chiesa; la Parola
di Dio non conosce nessun dono “di essere apostolo” perché all’apostolato non
appartiene nessun dono spirituale speciale. (1Co 12:8-10; 12:28). I profeti e
gli insegnanti rappresentano dei doni personali dello Spirito Santo e possono
essere dati da Dio come doni alla chiesa ma l’apostolato è un incarico.
Quando in 1Co 12:28 Paolo scrive “E Dio ne ha costituiti alcuni nella
chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in
terzo luogo come dottori” sta parlando della chiesa universale, cioè tutti
i figli di Dio di ogni luogo e in ogni epoca. Quando in 1Co 14:23 parla di “quando tutta
la chiesa è riunita insieme” qui si riferisce all’assemblea locale
che si riunisce in qualche luogo. Quando si riuniscono, ognuno ha qualcosa: “chi un salmo, chi un insegnamento, chi
parole in altra lingua, chi una rivelazione, chi un'interpretazione” e “si faccia ogni cosa per l'edificazione”
(1Co 14:26)
Dio sceglie tra le persone già dotate per poi mandarle
affinché annunzino il vangelo e fondino delle chiese. L’apostolo ha
naturalmente anche dei doni personali che ha ricevuto dallo Spirito Santo ma
viaggia costantemente per eseguire l’incarico datogli da Dio. In Atti 13:1-2
leggiamo:
At 13:1-2 Or,
nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti
e dottori (insegnanti):
Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a
Erode il tetrarca, e Saulo. Or, mentre celebravano il servizio al Signore e
digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per
l'opera alla quale li ho chiamati».
Questi 5 uomini possedevano già dei doni personali che
avevano ricevuto dallo Spirito e quando egli manda due di loro in missione
dandogli l’incarico di apostoli erano GIA’ equipaggiati per eseguire
l’incarico. Essendo stati MANDATI essi vengono chiamato APOSTOLI. (At 14:4,14).
I tre uomini rimasti ad Antiochia (Simeone, Lucio e Manaem) sono ancora profeti
ed insegnanti, ma non sono apostoli. Per quanto riguarda i doni, questi uomini
erano in principio uguali. Poiché due sono stati mandati, essi sono diventati
apostoli mentre gli altri sono rimasti profeti ed insegnanti, poiché non sono
stati mandati. L’apostolato non è un dono speciale, ma è soltanto un incarico.
I doni sono delle qualità spirituali, l’apostolato invece significa una
posizione. Uno può possedere dei doni senza essere un apostolo, se non è stato
mandato da Dio.
IL CAMPO DI LAVORO DELL’APOSTOLO nel ministero differisce
completamente da quello degli altri tre gruppi. I profeti e insegnanti lavorano
all’interno delle chiese locali:“nella
chiesa di Antiochia, vi erano profeti
ed insegnanti”. La Parola
di Dio non parla mai degli apostoli nelle chiese locali perché sono stati dati
per tutti i luoghi.
Chiaramente per diventare profeti, insegnanti, pastori ed
evangelisti è decisivo il dono corrispondente: il dono di insegnare, per
esempio, automaticamente rende il credente dottore. Gli apostoli sono tali in virtù dell’essere stati mandati
a compiere una missione, ed insieme agli altri ministeri si adoperano per far
crescere tutte le membra verso Cristo affinché siano sempre più riempiti di Lui.
Il tempio di Dio.
Gli apostoli sono i maggiori nell’opera, non avendo però
alcuna posizione nella chiesa locale mentre gli anziani (o pastori) hanno la
posizione maggiore nella singola chiesa, ma non hanno parte nel “ministero”. In
generale l’apostolo non ha parte nell’amministrazione della chiesa locale, né
nell’edificazione nelle riunioni dell’assemblea. Se è anche profeta o
insegnante può contribuire in quel ruolo ma non ha il diritto di amministrare
la chiesa come anziano.
L’apostolo più importante nelle scritture è Gesù il Cristo,
l’unto di Dio. Egli è colui che il Padre ha mandato per compiere l’opera di
redenzione. Il primo principio importante nell’opera del Signore: Dio è colui
che manda. La parola greca “apostolos” significa “inviato” e la Bibbia descrive
Gesù come apostolo in Eb 3:1.
I dodici apostoli occupano un posto speciale nella Scrittura
e anche nel proposito di Dio, poiché hanno vissuto con il Figlio di Dio durante
la sua vita nella carne. (1Gv 1:1) Non furono chiamati soltanto apostoli, ma “i
dodici apostoli” (Lu 22:30). Prima di diventare apostoli erano già discepoli.
Dopo l’ascensione di Gesù alla destra del Padre, egli mandò
lo Spirito Santo per assumere tutta la responsabilità per l’opera di Dio.
Cristo è stato costituito apostolo dal Padre, il Figlio ha costituito apostoli
i dodici, e lo Spirito Santo costituisce sulla terra dei credenti come
apostoli. Essi sono gli operai di Dio per compiere l’opera alla quale sono
stati chiamati e finchè lo Spirito Santo opera sulla terra, egli continuerà
anche a chiamare e a mandare questo tipo di apostoli.
Nella Parola di Dio troviamo Barnaba e Paolo mandati dallo
Spirito Santo in Atti 13. Inoltre abbiamo Apollo accanto a Paolo a Corinto (1Co
4:6) e i collaboratori di Paolo (2Co 8:23). Una coppia viene menzionato in
Romani 16:7,
Andronico e Giunia, di cui viene detto “i quali si sono segnalati fra gli apostoli”: potrebbe significare
soltanto che erano noti agli apostoli per la loro fede e le loro opere o che
facevano parte degli apostoli mandati dallo Spirito Santo – il greco è ambiguo
e può essere tradotto in tutte e due i modi. Se erano apostoli sarebbe un
esempio di un apostolo donna (Giunia).
Oggi, quelli che vengono mandati per fondare chiese si chiamano
‘missionari’ e non apostoli; ma la parola ‘missionario’ è la parola latina per
la parola greca ‘apostolo’.
Quali sono le prove visibili che il Signore ha veramente
incaricato qualcuno per il ministero di apostolo? Il primo segno
dell’apostolato è il frutto del suo lavoro: dove c’è l’incarico di Dio c’è
l’autorità di Dio, la potenza di Dio e i frutti spirituali.
1 Co 9:1-2 Non
sono io apostolo? Non sono io libero? Non ho io veduto Gesú Cristo, il nostro
Signore? Non siete voi la mia opera nel Signore? Se non sono apostolo per gli
altri, lo sono almeno per voi, poiché voi siete il sigillo del mio apostolato
nel Signore.
Il sigillo dell’apostolato di Paolo non era il fatto che era
libero o aveva visto il Signore ma i Corinzi erano il sigillo del suo apostolato
nel Signore. I segni includono anche la perseveranza per mezzo della potenza di
Dio e i miracoli. (Cl 1:11-12)
FALSI APOSTOLI
Come oggi così esistevano anche allora dei falsi apostoli.
2 Co 11:13 “Tali
falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in
apostoli di Cristo.”
2 Pi 2:1-3 Or vi
furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei
falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando
il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione.E
molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della
verità sarà diffamata. E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole
bugiarde;
Le persone che si presentano come apostoli devono essere
messi alla prova e la prova migliore sono gli affari dei soldi. Tali apostoli
cercano la fama o delle ricchezze: se parlano sempre dei soldi c’è una buona
probabilità che sono falsi apostoli.
PARTE 1 - PARTE 2 - PARTE 3
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